L e U v e
VINI BISSONI
Nei vigneti della Cantina Bissoni si coltivano unicamente le tipologie tipiche di Bertinoro e della Romagna, ossia Sangiovese e Albana, che si esprimono al massimo delle proprie potenzialità grazie alle attente cure di Raffaella e al rispetto per l’ambiente circostante.
I vini prodotti sono di qualità a denominazione controllata DOC Romagna e DOCG Romagna. Dalla vendemmia 2016 i vini hanno ottenuto la certificazione di produzione biologica.
La filosofia vitivinicola della Cantina Bissoni è semplice, non ci sono segreti: per preservare la qualità si mantengono basse rese, tra i 60 e 80 quintali di uva per ettaro, raccogliendo poi manualmente i grappoli, al momento ottimale, con attenzione e delicatezza. Grazie a questi accorgimenti e alla generosità dei terreni, la qualità dell’uva permette una vinificazione senza particolari interventi. I vini ottenuti, nel solco della tipicità e della tradizione, rispecchiano la personalità di Raffaella, portabandiera dell’ecosostenibilità e del rispetto per la natura.
S a n g i o v e s e
Il Sangiovese è il vino più noto della Romagna, area che, insieme alla Toscana, è la culla di questo vitigno. E’ stato il primo vino romagnolo ad ottenere la Denominazione di Origine Controllata (DOC) nel lontano 9 luglio 1967.
La Cantina Bissoni propone quattro declinazioni di Sangiovese, tutte al 100%: il fresco e fruttato “Girapoggio”, il ricco, maturo e longevo “Bissoni Riserva”, la riserva speciale affinata in barrique francesi nuove “Vigna Colecchio” e il particolare Passito Rosso a base di uve Sangiovese, che viene prodotto solo nella annate più adatte.
A l b a n a
L’Albana, vino che si produce solo in Romagna, è stato il primo vitigno a bacca bianca ad ottenere nel 1987 la Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) in Italia.
L’”Albana Bissoni”, è una perla rara nel panorama enologico italiano. Il vigneto di Albana della Cantina Bissoni, infatti, è collocato in un’area particolarmente nebbiosa, e gli acini vengono attaccati dalla “muffa nobile”, la rara Botrytis Cinerea che rende grandi e complessi i passiti della zona di Sauternes. I grappoli vengono lasciati ad appassire sulla pianta e, con infiniti passaggi, raccolti a mano nel perfetto momento di maturazione. Questo consente una produzione molto limitata ma di qualità eccezionale.