R a f f a e l l a B i s s o n i
R a f f a e l l a B i s s o n i
Nell’azienda agricola che porta il suo nome, Raffaella Bissoni ha riversato l’amore per le cose fatte bene e secondo natura. Un amore nato quando, trent’anni fa, prese la decisione di lasciare la città per vivere al ritmo della campagna e di ottenere il meglio dai frutti che regalava. Ogni centimetro degli XX ettari della cantina (le YY di vigneto e la parte preponderante lasciata crescere liberamente a bosco) riflette questo stile di vita e di lavoro di Raffaella, che considera l’essere umano come ospite di un ambiente che ha il dovere di mantenere intatto. Un’impostazione “biologica” seguita molto prima che la certificazione la riconoscesse, nel 2016. Dalle lavorazioni in vigna e in cantina sono banditi tutti i prodotti che possono danneggiare l’uomo e la natura. Alle erbe spontanee e ai fiori di campo è permesso occupare lo spazio tra i filari. Gli animali, caprioli, volpi, lepri o uccelli che siano, possono vivere liberi.
L a R o m a g n a c o m e N a t u r a c o m a n d a
Tutte le fasi della produzione vengono seguito da Raffaella in prima persona, coadiuvata da professionisti che ne condividono la visione, con un metodo e una precisione che hanno fatto ottenere ai suoi vini riconoscimenti di eccellenza a livello italiano e internazionale. Una filosofia rigorosa che fa ripetere miracoli quotidiani di gusto e piacere nei terreni in cui sorgono la cantina e l’abitazione di Raffaella, considerati luoghi sacri e oggetto di pellegrinaggio già dal Medioevo. È da ancora prima, però, che gli stessi terreni tra la collina e il mare Adriatico vengono considerati particolarmente vocati per la crescita della vigna. Sin dai Romani, o addirittura da tempi più risalenti. È per rispetto alle centinaia di generazioni che si sono succedute prima di lei sugli stessi poggi, e di quelle che verranno dopo, che Raffaella si impegna a fare di ognuna delle sue bottiglie qualcosa di unico, nato dalla natura e perfezionato dalle mani rispettose dell’uomo. Per il piacere delle persone che hanno imparato ad amarle in quattro continenti.